LIVORNO. Chi se lo sarebbe aspettato un pienone del genere e una imponente standing ovation finale, per il ritorno di “Cantina jazz”, al ristorante “Le Arcate” di Pugnano il 26 marzo scorso, dopo 8 anni di standby del progetto? Forse la critica più accorta che indica nel protagonista di quella serata, il cantante jazz pisano-milanese Emiliano Loconsolo, l’unica speranza del canto jazz al maschile in grado di compensare la dittatura dominante del canto jazz in versione muliebre, e considerarlo la reale alternativa all’altra metà del cielo. Infatti, se le gesta canore delle varie Tiziana Ghiglioni, Roberta Gambarini, Barbara Casini, Maria Pia De Vito, Anna Maria Castelli hanno dislocato ad altezze vertiginose le performance made in Italy della canzone jazz, altrettanto non si può affermare dei colleghi maschi, senz’arte né parte e orfani del padre di tutti i crooners, il grande Nicola Arigliano, ma pronti per le rivincite. Loconsolo sarà al Paradosso Jazz Club di Livorno (via Vittorio Veneto 11) stasera alle 22 accompagnato da Daniele Gorgone (piano);e gl’indigenl Nino “swing” Pellegrini (c.basso), e Andrea Colli (batteria).
Afo Sartori, Il Tirreno (Italy), April 30, 2010