LIVORNO. “Sofisticato, elegante, voce delicata, quasi fragile, alla Chet Baker, affascinante nelle melodie vocali e nello swing di velluto…” Così scrivevamo tempo fa su questo giornale, del vocalist Emiliano Loconsolo (foto), stasera in concerto al “Bflat” di Livorno.
Loconsolo, milanese ma pisano d’adozione, classe 1974, dopo le prime eccellenti esperienze sui palchi della Milano by nigth e della Toscana, dopo l’affascinante avventura di “Cantina Jazz” con “Cocco”Cantini, Franco Nesti, Stefano Onorati, Alessandro Fabbri, emigra negli Stati Uniti, dopo aver ricevuto una borsa di studio dalla Berklee School di Boston, dove ha conseguito il diploma di conservatorio ed ha ottenuto il Berklee College of Music International Best Talent Scholarship con specializzazione in “Jazz Performance”.
Nel frattempo si fa notare per il Cd “Prelude”. Il nostro giovane crooner va sul sicuro scegliendo di omaggiare i vari Ellington, Gershwin, Strayorn, Cole Porter e Charles Mingus. Mentre il brano d’apertura risulta “But not for Me” caro a Chet Baker, poi nel finale Loconsolo mostra tutto il suo talento lasciando spazio anche al ricordo del grande Roberto Murolo con una stupenda versione di “Scalinatella” arrangiata nientemeno dal grande Dave Holland.
Stasera a Livorno sarà coadiuvato da Valerio Silvestro (piano); Gabriele Evangelista (c.basso); Andrea Colli (batteria)
Afo Sartori, Il Tirreno (Italy), April 19, 2009