MARINA DI PISA. Sofisticato, elegante, voce delicata, quasi fragile alla Chet Baker, affascinante nelle melodie vocali e nello swing di velluto, Emiliano Loconsolo cantante di jazz si è esibito sabato scorso in un locale fiorentino lungo l’Arno, un’enoteca molto «blasè», ottenendo un cospicuo successo di pubblico, tanto da venir salutato dalla critica come un’autentica promessa nel canto jazz, categoria che nel nostro paese se ha letteralmente spopolato fra le femmine, non ha avuto molta fortuna tra i maschi.
Milanese mezzo pisano (classe 1974) si è fatto le ossa frequentando corsi di musica e improvvisazione, solfeggio, armonia, dizione e canto moderno alla Scuola Civica della sua città natale. Dopo le prime esperienze live sui palchi prestigiosi di locali quali il «Capolinea» e «Le Scimmie» ha lavorato con Tiziana Ghiglioni, Laura Fedele. Rachel Gould, Francesca Olivieri, partecipando al tempo stesso ai seminari della magnifica Sheila Jordan.
Poi la militanza in diversi gruppi milanesi che gli ha consentito di arricchire il bagaglio espressivo.
Pisa diventa la sua città nel 2002: sotto la Torre studia piano con il livornese Andrea Pellegrini e con il veterano Franco D’Andrea e contemporaneamente raccoglie i risultati della personale ricerca sui rapporti tra il vino e la musica jazz riproponendoli al pubblico nell’impianto di uno spettacolo enomusicale in cui assieme a celebri song del jazz e della musica internazionale vengono proposti in degustazioni taluni considerevoli vini: nasce così «Cantina Jazz», un fortunato organismo guidato da Roberto Marangoni che si esibirà con successo in rinomati ristoranti ed enoteche della Toscana e della Liguria.
L’omonimo quintetto era formato da Emiliano Loconsolo (vocal); Stefano «Cocco» Cantini (sax); Stefano Onorati (piano); Franco Nesti (c.basso); Alessandro Fabbri (batteria).
Il connubio tra pratica e teoria della musica sono le caratteristiche del suo percorso artistico: una borsa di studio negli Stati Uniti gli ha infatti consentito di diplomarsi, due mesi fa, in canto, improvvisazione jazz, arrangiamento al Berklee College of Music di Boston. In procinto di tornarsene negli States, dove attualmente vive e lavora, il jazzista vuole salutare i molti amici pisani e livornesi esibendosi domani al Jazz Club «Pini e Pinoli», via Litoranea 34, ore 22, alla testa di un quartetto fiorentino: Emiliano Loconsolo (vocal); Valerio Morelli (guitar); Massimo Pinca (c.basso); Marco Barsanti (drums).
– Afo Sartori, Il Tirreno (Italy), August 30, 2006